Le profezie che si autoavverano: l’effetto Pigmalione

Prendiamo un famoso scienziato, ricercatore di scienze sociali, una classe elementare (completa di maestre e bambini), mettiamoli insieme e otterremo un esperimento di psicologia sociale che porta alla scoperta di un fenomeno tanto incredibile quanto pervasivo di tutta la nostra vita: l’effetto Pigmalione.

 

effetto pigmalione

 

L’effetto Pigmalione

Come funziona l’esperimento? nulla di truculento, per carità.

I bambini vengono sottoposti ad un test d’intelligenza e ne viene selezionato un campione in modo casuale, senza rispettare in alcun modo il risultato dei test. Alle maestre viene detto che i bambini appartenenti al campione selezionato hanno tutti raggiunto dei risultati particolarmente brillanti nel test, indicativi di un quoziente intellettivo fuori dall’ordinario.

Dopo un anno viene analizzato il rendimento scolastico dei bambini appartenenti al campione, e si scopre che tutti loro, seppure scelti casualmente, hanno confermato totalmente le previsioni dello scienziato, migliorando senza eccezioni il proprio rendimento e diventando i migliori della classe.

Miracoli della scienza? capacità paranormale dello sperimentatore?

No, semplicemente effetto Pigmalione (o effetto Rosenthal, dal nome dello sperimentatore): il semplice fatto di aver detto alle maestre che i bambini erano dotati di un quoziente intellettivo particolarmente brillante ha creato un’aspettativa positiva nei loro confronti, e tutti i successivi comportamenti delle maestre – ovviamente in modo inconsapevole – ne sono stati condizionati e hanno fatto sì che questa convinzione trovasse conferma nei risultati scolastici dei bambini.

Ecco così che si è creato una sorta di “circolo virtuoso”, un’influenza positiva delle maestre nei confronti dei bambini che le ha portate a stimolarli, ad ottenere in loro interesse e passione per lo studio, fino ad arrivare ad un effettivo miglioramento del loro rendimento.

Ma cosa sarebbe successo se la profezia iniziale non fosse stata di segno positivo, ma negativo (questi bambini hanno un quoziente intellettivo inferiore alla norma)?

Anche questa profezia si sarebbe avverata, creando un “circolo vizioso” che avrebbe portato le maestre a condizionare i propri comportamenti fino a ottenere un peggioramento del rendimento dei bambini, nella convinzione che tanto “non ci arrivano”.

 

Gli ambiti di applicazione

Questo tipo di fenomeno ovviamente non si applica soltanto al mondo dell’educazione, è semplicemente stato scoperto in quel contesto.

Ad esempio è facile osservare l’effetto Pigmalione nel mondo della finanza: diffondere l’idea che un’azienda non è solida e non ha i conti in ordine, è il miglior modo per far sì che gli azionisti vendano le proprie azioni, trascinando l’azienda in una corsa al ribasso e ottenendo il risultato finale che – effettivamente – questa non è più solida e i suoi conti non sono più in ordine!

Spesso l’effetto Pigmalione viene utilizzato anche come uno strumento per creare consenso nell’ambito elettorale: attraverso un uso “disinvolto” dei sondaggi elettorali viene dato per vincente o in crescita un determinato partito; questo incoraggia gli indecisi a preferirlo, il partito cresce e, magari, finisce per vincere le elezioni.

 

L’effetto Pigmalione nella gestione delle risorse umane

Un altro contesto particolarmente interessante di applicazione dell’effetto Pigmalione è quello aziendale.

Le aspettative dei manager nei confronti dei propri collaboratori hanno un effetto molto importante: queste aspettative sono – inconsapevolmente – comunicate dai leader ai loro collaboratori. Le prestazioni dei lavoratori inoltre sono influenzate anche dalla sottile percezione di quanto essi sono apprezzati e da quanto il loro lavoro viene apprezzato.

In un  articolo pubblicato dalla Harvard Business Review Sterling Livingston (docente presso la Harvard Business School) sostiene che il manager

… se è inesperto, lascia cicatrici sulle carriere dei giovani uomini (e donne), tagli in profondità della loro autostima e distorce l’immagine di se stessi come esseri umani. Ma se il manager è abile e ha grandi aspettative dai suoi subordinati, la loro autostima crescerà, svilupperanno le loro capacità e la loro produttività sarà alta. Più spesso di quanto si rende conto, il manager è anche un Pigmalione.

Se un capo è convinto  che ogni collaboratore possa dare un contributo positivo al progetto, il contenuto di quel messaggio influirà positivamente sulle prestazioni dei propri dipendenti: quando i manager hanno aspettative positive sui lavoratori, questi sono spinti a migliorare il propio concetto di sé (l’autostima). L’idea di poter avere successo e contribuire in maniera positiva agli obiettivi aziendali fa sì che la performance salga al livello delle aspettative del management.

 

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